📘 VI RACCONTO LA STORIA DELL'ECONOMIA 2
Dalle botteghe del mercantilismo settecentesco ai laboratori digitali dell’economia comportamentale e dell’intelligenza artificiale, questo volume racconta — con rigore e chiarezza — la storia viva delle idee economiche che hanno cambiato il mondo.
Un viaggio che inizia con Adam Smith, padre dell’“invisibile mano” e della libertà dei mercati, e prosegue con le inquietudini di Malthus e le regole del valore di Ricardo, fino alla visione sistemica di von Thünen, che vede nella geografia e nei costi di trasporto i primi segni di una scienza dell’organizzazione economica.
Nell’Ottocento, tra progresso industriale e nuove disuguaglianze, l’economia assume un volto morale: John Stuart Mill riflette sul benessere collettivo, Marx svela le contraddizioni del capitale, Marshall e Paréto delineano la microeconomia moderna, mentre Veblen e Schumpeter introducono la dinamica dell’innovazione e dei cicli creativi del capitalismo.
Il Novecento segna la piena maturità della disciplina: Keynes riscrive il rapporto fra Stato e mercato, Hayek ne difende la libertà ; Galbraith smaschera le illusioni della società dell’abbondanza, Friedman e Samuelson trasformano la teoria in politica, Simon unisce economia e psicologia, Tobin e Buchanan rendono la finanza e la politica più umane e trasparenti.
Infine, Arrow, Solow, Becker e Buffett raccontano l’economia come scienza della complessità e dell’etica: dalla scelta collettiva alla crescita, dal capitale umano al valore del tempo e della fiducia.
Questo libro non è solo una rassegna di dottrine: è una storia intellettuale dell’umanità economica, narrata attraverso le vite e le idee di chi ha provato a dare senso al rapporto più profondo tra uomo, ricchezza e società .
Un volume indispensabile per studenti, studiosi e lettori curiosi che vogliono capire come siamo arrivati fin qui — e dove potremmo andare domani.
Dalle botteghe del mercantilismo settecentesco ai laboratori digitali dell’economia comportamentale e dell’intelligenza artificiale, questo volume racconta — con rigore e chiarezza — la storia viva delle idee economiche che hanno cambiato il mondo.
Un viaggio che inizia con Adam Smith, padre dell’“invisibile mano” e della libertà dei mercati, e prosegue con le inquietudini di Malthus e le regole del valore di Ricardo, fino alla visione sistemica di von Thünen, che vede nella geografia e nei costi di trasporto i primi segni di una scienza dell’organizzazione economica.
Nell’Ottocento, tra progresso industriale e nuove disuguaglianze, l’economia assume un volto morale: John Stuart Mill riflette sul benessere collettivo, Marx svela le contraddizioni del capitale, Marshall e Paréto delineano la microeconomia moderna, mentre Veblen e Schumpeter introducono la dinamica dell’innovazione e dei cicli creativi del capitalismo.
Il Novecento segna la piena maturità della disciplina: Keynes riscrive il rapporto fra Stato e mercato, Hayek ne difende la libertà ; Galbraith smaschera le illusioni della società dell’abbondanza, Friedman e Samuelson trasformano la teoria in politica, Simon unisce economia e psicologia, Tobin e Buchanan rendono la finanza e la politica più umane e trasparenti.
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