domenica 31 agosto 2025

Nat Russo Communication 1 Settembre 2025

  1 Settembre 2025

NAT RUSSO COMMUNICATION

Tutti i mondi. Tutti i giorni.


Accadeva quel giorno

📌 Anniversari & Accadimenti


Civicness

Capitolo 6
Strumenti tecnologici per la democrazia digitale

6.1 Introduzione: il ruolo della tecnologia nella partecipazione

L’innovazione tecnologica ha radicalmente trasformato il modo in cui le società comunicano, organizzano le informazioni e prendono decisioni collettive. Nella democrazia digitale, la tecnologia assume un ruolo centrale come facilitatore e moltiplicatore della partecipazione diretta dei cittadini.

Le piattaforme digitali permettono di abbattere barriere di tempo e spazio, favorendo consultazioni rapide, trasparenti e accessibili. Tuttavia, la tecnologia da sola non basta: deve essere accompagnata da adeguati garantismi di sicurezza, inclusività e trasparenza.


6.2 Piattaforme di voto elettronico e sistemi di identificazione

Il cuore della democrazia digitale è rappresentato dalle piattaforme di voto elettronico, che consentono ai cittadini di esprimere la propria opinione o il proprio voto su temi politici e amministrativi in modo sicuro e semplice.

Questi sistemi devono rispettare criteri essenziali:

  • Autenticazione sicura (es. SPID in Italia, eIDAS in Europa);

  • Integrità e segretezza del voto (tecnologie di crittografia avanzata, blockchain);

  • Trasparenza e verificabilità (audit indipendenti e pubblicazione dei dati in forma anonima);

  • Accessibilità universale, inclusa per persone con disabilità.

Un esempio significativo è il sistema estone di e-voting, operativo dal 2005, che ha dimostrato come sia possibile implementare un voto elettronico sicuro a livello nazionale, anche in elezioni politiche.


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Fare città

Storia dell'architettura:  Sullivan (1856)


Louis Sullivan: modernità, contraddizioni e lascito critico

Sintesi iniziale. Louis Henry Sullivan (Boston, 3 settembre 1856 – Chicago, 14 aprile 1924) è figura-chiave della transizione dall’architettura storicista ottocentesca alla modernità americana: teorico e pratico dei nuovi edifici in altezza, ideatore di un linguaggio formale che cercava di mettere in relazione struttura, funzione ed espressione ornamentale. La sua vita professionale — formazione, partnership con Dankmar Adler, opere-campione e declino — offre un testo esemplare per discutere le ambivalenze e i limiti della nascita del Movimento Moderno.

Contesto, formazione e primi passi a Chicago

Sullivan si forma al MIT, sperimenta brevemente nello studio di Frank Furness a Filadelfia e approfondisce la cultura architettonica europea con studi all’École des Beaux-Arts di Parigi. Si trasferisce definitivamente a Chicago (dove arriva in un clima di ricostruzione dopo il grande incendio del 1871) e lavora con figure tecniche decisive per lo sviluppo del “grattacielo”, come William LeBaron Jenney: la questione tecnica della struttura metallica (che permette altezze e campate inedite) apre il terreno a nuove soluzioni tipologiche e formali.

La partnership con Dankmar Adler, formalizzata nel 1880, segna il periodo di massimo successo: la collaborazione unisce le capacità ingegneristiche e acustiche di Adler con la sensibilità formale e teorica di Sullivan, dando vita a opere come l’Auditorium Building (1889), il Wainwright Building (1891) e, più tardi, i magazzini Carson, Pirie, Scott (1899).

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Spectacularia


Storia della musica: 1942 – "Mamma"


Musica: Cesare Andrea Bixio
Testo: Bixio Cherubini

Scritta nel 1942, "Mamma" è una delle canzoni più celebri dedicate alla figura materna, capace di commuovere generazioni con la sua dolcezza e il suo pathos universale. Il brano nasce dalla storica collaborazione tra Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini, due colonne della musica leggera italiana del Novecento.

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La libreria di Babele


Storia della letteratura: Williams 1911

Tennessee Williams
vita, poetica e contraddizioni

Sintesi iniziale. Thomas Lanier “Tennessee” Williams (26 marzo 1911 – 25 febbraio 1983) è una delle voci più intense e ambigue del teatro americano del Novecento: autore di drammi che combinano lirismo, psicologia estrema e un acuto sguardo sociale, ha messo in scena personaggi fragili e feriti che cercano riscatto in un mondo ostile e spesso indifferente.


Contesto biografico e tracce autobiografiche.
Williams nasce nel Mississippi e cresce in una famiglia segnata da tensioni affettive e psicologiche: un padre autoritario e alcolizzato, una madre iperprotettiva, e una sorella, Rose, affetta da disturbi psichici la cui drammatica esperienza (la lobotomia subita nel 1943) diventerà una presenza ossessiva nella vita e nell’opera dell’autore. La città di New Orleans e il Sud profondo forniranno paesaggi affettivi e topografici a molte delle sue pièce.


Il successo e i grandi testi: nucleo compositivo e ricezione.
Il successo di Williams esplode con The Glass Menagerie (prima a Chicago, 26 dicembre 1944), opera in cui il memoir familiare diventa dramma simbolico: la memoria come scena, il narratore-personaggio (Tom) che non riesce a separarsi dal rimorso. Questo debutto aprì la strada a capolavori come A Streetcar Named Desire (1947) — che consolidò la sua fama e vinse il consenso di pubblico e critica — e Cat on a Hot Tin Roof (1955), ampliando il suo raggio tematico verso conflitti di classe, sessualità e desiderio.

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Pensare stanca

Storia della filosofia:  Popper 1902

Karl Popper: vita, teoria e lettura critica

Sintesi. Karl Raimund Popper (Vienna 1902 – Croydon 1994) è uno dei filosofi della scienza più influenti del Novecento: ha scalzato il modello induttivista classico proponendo al suo posto un metodo basato su congetture e confutazioni, identificando la falsificabilità come criterio di demarcazione tra scienza e non-scienza. Le sue idee hanno avuto ricadute non solo epistemologiche ma anche politiche (critica allo storicismo; difesa della «società aperta»).

Vita e contesto intellettuale

Nato a Vienna nel 1902, Popper si formò nella vivace scena filosofia-psicologia europea degli anni Venti e Trenta; dopo l’annessione nazista lasciò l’Europa per la Nuova Zelanda, insegnando a Christchurch, e in seguito (su invito di F. A. von Hayek) si stabilì alla London School of Economics, dove sviluppò buona parte delle sue idee classiche. Ricevette importanti riconoscimenti internazionali (tra cui la nomina a Knight Bachelor nel 1965) e mantenne una posizione pubblica attiva fino agli anni finali della vita.

Il nucleo epistemologico: contro l’induzione, a favore della falsificabilità

La svolta popperiana parte da una critica radicale all’induzione: osservazioni singolari non possono logicamente giustificare asserzioni universali. Popper propone quindi che la scienza proceda non per verificazioni, ma per congetture (ipotesi bold) e per tentativi critici di confutazione. La caratteristica delle teorie scientifiche non è la verificabilità empirica, bensì la falsificabilità: una teoria è scientifica se ammette test che, in caso contrario, la smentirebbero. Questo sposta l’attenzione dal «provare» al «sottoporre a rischio», e introduce la nozione di corroborazione — cioè di quanto una teoria abbia superato severe prove pur restando, per Popper, sempre fallibile.

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Materia e visione


Storia dell'arte: Calder 1898


Alexander Calder:
movimento, misura e monumento

Sintesi. Alexander Calder (Lawnton, 22 luglio 1898 – New York, 11 novembre 1976) è una figura chiave della scultura del XX secolo: inventore dei mobiles, autore di grandi opere pubbliche (stabiles), sperimentatore poliedrico (disegno, gioielleria, arazzi, giocattoli) e mediatore fra invenzione meccanica ed espressività poetica. La sua opera incarna una tensione produttiva fra gioco e disciplina ingegneristica, leggerezza e monumentalità, che ha ridefinito il rapporto tra oggetto, spazio e pubblico.


1. Formazione, primi esperimenti e le radici “circensi”

Calder nacque in una famiglia d'artisti (padre e nonno scultori, madre pittrice) e crebbe con un laboratorio sempre a portata di mano: questa combinazione di tradizione artistica e attitudine pratica è decisiva per il suo sviluppo. Dopo gli studi in ingegneria (Stevens Institute) e alcune esperienze tecniche, Calder si trasferì a Parigi negli anni Venti, dove sviluppò i primi wire drawings e il celebre Cirque Calder — un piccolo teatro di figure meccaniche che mise in scena il suo gusto per il movimento e la narrativa popolare. Sono proprio questi esperimenti ludico-meccanici a preludere l’invenzione dei mobiles.

Critica breve. La combinazione di cultura familiare e formazione tecnica spiega l’originalità di Calder: non si tratta di “giocattoli d’artista”, ma di prove sistematiche su equilibri, materiali e comportamento dinamico in rapporto allo spazio.


2. Mobiles, stabiles: definizioni tecniche e poetiche

  • Mobile: oggetto sospeso che si muove per azione di correnti d'aria o motori, basato su bilanciamenti e contrappesi. Duchamp e altri dell’avanguardia diedero al termine la definizione popolare, ma la vera rivoluzione di Calder fu trasformare il movimento in un linguaggio plastico stabile.
  • Stabile: scultura monumentale e statica, spesso in acciaio verniciato, che traduce la sensibilità del mobile in scala urbana: massa, colore e vuoto dialogano con l’architettura e la platea pubblica.

Critica tecnica. I mobiles problematizzano la nozione stessa di forma scultorea: l’opera non è più un “oggetto compiuto” ma un sistema in relazione col flusso d’aria, lo spazio e il tempo. Allo stesso tempo, i stabiles dimostrano che Calder seppe trasferire l’idea del movimento in massa e volume: la sensazione dinamica è suggerita da cavità, profili e colori, non solo dal moto.

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Dentro il portafoglio


Storia dell'economia: Yellen 1946

Janet Yellen (1946) — analisi critica e ragionata

Sintesi in una frase. Janet L. Yellen è un’economista di stampo pragmatico-keynesiano che ha combinato una solida carriera accademica con ruoli chiave nella politica economica americana: prima donna a guidare la Federal Reserve (2014–2018) e, successivamente, a ricoprire il ruolo di Segretaria del Tesoro (2021–2025).


1. Formazione e profilo intellettuale

Yellen è laureata in economia a Brown e ha conseguito il PhD a Yale (dissertazione sotto la guida di James Tobin). Lavoro accademico e insegnamento (Harvard, LSE, UC-Berkeley—Haas) le hanno dato una solida base teorica e una reputazione di economista empirista interessata al mercato del lavoro, alle istituzioni e all’impatto sociale delle politiche macroeconomiche.

Dal punto di vista teorico, Yellen ha contribuito alla letteratura sulle efficiency wages e sulle dinamiche del mercato del lavoro (lavori con Akerlof e altri), temi che spiegano l’importanza di salari reali, costi di turnover e di comportamento aziendale nella comprensione della disoccupazione involontaria. Questo impianto teorico spiega perché la sua politica sia stata storicamente attenta al mercato del lavoro e al «costo umano» della disoccupazione.

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Dopo la resilienza


Storia della scienza: Hopper 1906

 

Grace Murray Hopper (1906) — analisi critica approfondita

Sintesi. Grace Murray Hopper (9 dicembre 1906 – 1° gennaio 1992) è una delle figure più celebrate e influenti nella storia dell’informatica: matematica di formazione, pioniera della programmazione su macchine elettromeccaniche ed elettroniche, artefice di strumenti concettuali (compilatori, linguaggi ad alto livello) che resero il calcolo programmato accessibile oltre il circolo ristretto degli specialisti. Allo stesso tempo, la sua immagine pubblica è stata soggetta a mitizzazioni (la «scopritrice del bug», la «madre del COBOL», la «prima programmatrice») che vanno storicizzate e valutate criticamente.


1. Percorso biografico e contesto formativo

Hopper si laureò a Vassar (1928) e conseguì il dottorato in matematica a Yale nel 1934; insegnò poi matematica all’università prima di entrare nella U.S. Navy Reserve durante la Seconda guerra mondiale. La sua formazione matematica e la successiva esperienza tecnica (lavoro con il Mark I di Harvard, con Aiken) le fornirono insieme competenze teoriche e dimestichezza pratica con macchine complesse, premessa indispensabile per i contributi che seguirono.


2. Il lavoro sui calcolatori elettromeccanici (Mark I e successivi)

Durante il conflitto Hopper fu tra i primi programmatori del Mark I (Automatic Sequence Controlled Calculator) al Computation Laboratory di Harvard e partecipò al lavoro sulle macchine successive (Mark II, Mark III e Mark IV). Queste esperienze la misero in contatto diretto con problemi reali di rappresentazione dei calcoli, gestione di sottoprogrammi e ripetibilità: questioni che la persuaderanno dell’importanza di automatizzare e generalizzare la scrittura dei programmi.


3. Compilatori, A-0 e la questione della «prima» invenzione

Tra il 1951 e il 1952 Hopper sviluppò l’A-0 System, spesso citato come il primo compilatore o come il primo passo verso l’automazione della traduzione di espressioni simboliche in codice eseguibile. È importante essere precisi: l’A-0 agiva in parte come linker/loader per la UNIVAC e organizzava l’uso di sottoprogrammi con un’astrazione che anticipava i moderni meccanismi di collegamento; le sue versioni successive (A-1, A-2) ampliarono le funzionalità. Su questo terreno esiste oggi consenso sul ruolo pionieristico di Hopper, ma anche dibattito tecnico-storico: alcuni ricercatori sottolineano che altri strumenti e autori (Laning, Zierler, e lavori paralleli) svilupparono contemporaneamente idee affini, per cui la formula «prima compilatrice» va intesa storicamente con cautela.

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Silicio e nuvole

👩‍💻 Oggetti, classi e metodi
 introduzione alla programmazione ad oggetti (OOP)

📌 Concetti chiave

🔹 Il paradigma a oggetti

La programmazione a oggetti (OOP, Object-Oriented Programming) è un paradigma che organizza il codice attorno a entità chiamate oggetti.
Un oggetto è un’astrazione del mondo reale che racchiude dati (stato) e comportamenti (azioni) in un’unica unità coerente.

👉 In altre parole, un oggetto può essere visto come una “cosa” autonoma capace di interagire con altre cose.


🔹 Perché la OOP

Rispetto al modello procedurale, in cui i dati e le funzioni sono separati, la OOP presenta diversi vantaggi:

  • Organizzazione → il codice è più leggibile e strutturato.
  • Riusabilità → le classi possono essere riutilizzate in più progetti.
  • Manutenibilità → è più facile aggiornare o correggere una parte del sistema senza stravolgere tutto il resto.
  • Astrazione → permette di modellare problemi complessi in modo naturale.

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Per una gaia scienza

Derivate e Regole di Derivazione

🎯 Obiettivi

  • Introdurre la derivata come tasso di variazione istantaneo.
  • Imparare a calcolare derivati di funzioni elementari e composte.
  • Applicare il concetto a problemi geometrici (retta tangente) e fisici (velocità, accelerazione).

1 — Prerequisiti

  • Algebra elementare (espansione, potenze).
  • Nozioni di limite e continuità.
  • Nozioni base di trigonometria per le derivate di seno/coseno.

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Il post umano. Lo stato quantistico

Interpretazioni della Meccanica Quantistica
cercando il senso del mondo invisibile

La Meccanica Quantistica è una delle teorie scientifiche più precise che l’umanità abbia mai sviluppato, capace di prevedere fenomeni incredibilmente piccoli con un’accuratezza sorprendente. Eppure, quando si tratta di spiegare cosa significhi davvero ciò che accade a livello microscopico, le opinioni si dividono e la discussione entra nel territorio della filosofia. Diverse interpretazioni cercano di dare un senso a quello strano mondo in cui le particelle sembrano esistere in più stati contemporaneamente, fino al momento in cui le osserviamo.


L’interpretazione di Copenaghen: il ruolo dell’osservatore

Negli anni ’20, Niels Bohr e Werner Heisenberg svilupparono quella che divenne la visione “ufficiale” della Meccanica Quantistica: l’interpretazione di Copenaghen. Secondo questa prospettiva, una particella non ha uno stato definito fino a quando non viene misurata. Prima della misura, è come se vivesse in una nuvola di possibilità, in cui tutti i risultati sono in qualche modo presenti. Solo l’atto stesso dell’osservazione decide quale di queste possibilità diventa realtà concreta. È una visione che mette l’osservatore al centro della scena e accetta che il mondo quantistico sia intrinsecamente probabilistico.

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Dalla parte del gusto

🍝 Il fantastico mondo della pasta italiana
un viaggio regione per regione

L’Italia è famosa per la pasta… e non a caso: ogni regione ha le sue specialità, come fossero piccoli tesori gastronomici custoditi da generazioni. Ci sono oltre 350 tipi di pasta! Alcune sono lunghe e sottili, altre corte e rigate, altre ancora ripiene di bontà. Ecco una guida divertente per orientarsi tra questi piccoli eroi del gusto:

1. Spaghetti – Lazio

Gli spaghetti sono i più famosi del mondo, lunghi, sottili e un po’ presuntuosi. Con il classico sugo alla carbonara romano diventano dei veri e propri ballerini: ogni spaghetto avvolge il condimento con eleganza e gusto.

2. Penne – Emilia-Romagna / Campania

Le penne rigate sono perfette per ragù e sughi cremosi, perché la loro forma tubolare cattura ogni goccia di bontà. In Emilia-Romagna si sposano con ragù di carne, in Campania con sugo di pomodoro e basilico fresco.

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Homo ludens


⛱️ META DEL GIORNO: LAGO D’ISEO – LOMBARDIA

🗓️ Durata consigliata: weekend | 📍 Destinazione: Lago d’Iseo

🚣 Giorno 1 – Esplorazione & relax

  • Check-in in B&B con vista lago a Sulzano
  • Traversata in traghetto verso Monte Isola e visita al borgo
  • Pranzo in trattoria sul lago
  • Passeggiata panoramica o giro in bici sull’isola
  • Cena romantica a Iseo

Costo stimato: €170 (traghetti, pranzo, cena, noleggio bici)

🚵 Giorno 2 – Natura & borghi

Costo stimato: €140 (trasporti locali, pranzo, cena, ingressi)

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 📅 I nostri corsi:

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Corso dedicato alle diete

Corso di scienze della terra e dell'ambiente
Corso di geografia società e mondo globale-mondo-globale.html
Corso sulle mete del giorno

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Collana La gaia scienza
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